sabato 23 agosto 2014

Un bacio proibito







                                    UN BACIO PROIBITO

                                                               Henri Toulouse-Lautrec

                                                     Nel letto, il bacio

                                                              1892, Musée d' Orsay, Paris

Parlando delle stampe di prostitute nei bordelli parigini raccolte nell'album Elles, Renoir osservò : " Sono spesso pornografiche, ma sempre disperatamente tristi"

" Allora Nanà diventò la donna di moda, che vive di rendita sulla stupidità dei maschi, signora dei marciapedi di lusso", Emile Zola, Nanà, 1880 

                                                   Henri Toulous-Lautrec, Dans le Lit, le Baiser
                           Henri Toulouse-Lautrec, Nel letto, il bacio. 1892, Musée d'Orsay, Paris

                  L' opera fra parte della serie cosiddetta saffica  dipinti che ritraggono donne in pose amorose o insieme a letto che il pittore ebbe modo di osservare grazie alla sua abituale frequentazione dei bordelli parigini, soprattutto quelli collocati presso Rue de Amboise e Rue Moulin. Per un certo periodo abitò addirittura in una queste "maisons closes" ( case chiuse ), situata in un grande palazzo nelle cui stanze esercitavano le prostitute. L'atteggiamento che l'artista, di origini nobili, ma che si era ritagliato un proprio mondo ed una propria dimensione nell'ambito della marginalità parigini fra prostitute, ubriachi e barboni, aveva nei confronti delle femmes era improntato a comprensione e amicizia anche se talvolta si concedeva delle libertà che più che trattarsi di atteggiamenti sprezzanti e di superiorità, erano bizzarrie proprie del suo carattere, come invitare e bearsi delle ragazze che si chinavano per lucidargli gli stivali. Le immagini di prostitute non sono mai riprese in pose erotiche, il pittore, grande interprete figurativo della donna, si sforzava di guardare al lato umano e si interessava a riprendere momenti penosi e di degenerazione, come la visita medica davanti all' équipe di medici maschi che le prostitute erano costrette a subire periodicamente con relativi abusi, come sconvenienti palpeggiamenti, domande imbarazzanti, aperto voyerismo. O si interessava agli aspetti meno considerati e che meno si voleva conoscere perché inquietavano la sporca coscienza borghese maschile, come le deformazioni, la tristezza e la solitudine, l'alcoolismo. Tutti momenti e situazioni nelle quali egli, a sua volte deforme ( era affetto da una forma di nanismo contratta a seguito della fragilità ossea che da piccolo, dopo cadute in cui si erano fratturato gli arti inferiori, gli avevano impedito la crescita: era alto poco più di un metro e cinquanta ) e alcolizzato. Alla vita dei bordelli il pittore aveva dedicato un intero album, Elle, che riportava in toni naturalistici molto accurati, le stampe-documento della vita della prostituzione parigina nei bordelli. Il volume u variamente apprezzato da critici ed artisti, ma il pubblico non ne fu entusiasta e alla fine si rivelò un mezzo fiasco. Ancora una volta la società maschile e fallocratica della parigi della Belle E'poque, non accettava che si rivelassero i " vizi privati" di molti dei suoi rappresentanti.   Fra i vari momenti della vita delle prostitute egli aveva colto delle tenere immagini di amore saffico, tollerato nelle case chiuse, fra le stesse frequentatrici. In genere aveva ripreso momenti in cui le donne si riposavano insieme a letto e talvolta si scambiavano effusioni. Fra  vari dipinti quattro sono piuttosto simili fra di loro, una è il bacio, in cui vediamo due donne nude i un letto che si baciano appassionatamente sulla bocca; gli altri tre hanno lo stesso titolo A Letto ( o meglio Nel letto ) in cui si vedono donne che dormono insieme in un letto. Touluse espone i dipinti alla Mostra Barc de Bouteville e all'Esposition dei XX , creando un vero e proprio scandalo con articoli feroci ed indignati che condannavano il pittore per aver osato raffigurare in toni così realistici atteggiamenti condannati dalla società del tempo. Il lesbismo nel IX secolo era un tabù accuratamente evitato dalla cultura ufficiale e condannato dalla chiesa cattolica ( già S. Tommaso aveva considerato il rapporto peccaminoso fra due donne come inaccettabile e depravato ) e la stessa psicologia nascente che pure aveva tentato di comprendere i fenomeno e di analizzarlo, aveva finito per considerarlo deviante e patologico. Anche Freud che pure aveva cercato di analizzare il fenomeno dell'omosessualità femminile in Psicopatologia della Vita amorosa e che si era ben guardato da emettere condanne, aveva considerato il lesbismo un caso patologico dovuto ad un arresto del normale processo della libido. L'idea della donna affetta da lesbismo era che fosse mascolina, sgraziata, che non avesse in nulla i segni della normale idea della femmina. Il suo corpo nudo non poteva essere un corpo femminile, ma doveva mostrare evidenti alterazioni nate da forme di anormalità patologica. Se guardiamo Il bacio e la serie di Nel Letto possiamo renderci conto di come Touluse-Lautrec non sol mostra corpi molto femminili, ma li mostra in una intimità e tenerezza che li umanizza.

     

Henri Touluse Lautrec, Nel letto, 1892, Musée d'Orsay, Paris
Se guardiamo la figura sopra notiamo come le due donne si guardino con una vena di tristezza. Sono accostate ma restano ognuna al proprio posto, si osservano stanche e deluse dopo una dura giornata di lavoro. Più esplicita in senso erotico, passionale è un bacio saffico sul letto dove una donna si sovrappone all'altra e la bacia con passione sulla bocca. Ma anche qui l'atteggiamento non ha nulla di scandaloso o di compiaciuto, il pittore è un osservatore della realtà e il suo pennello è uno scandaglio dell'anima.

Henri Touluse-Lautrec, Il bacio, 1892 , Musée d'Orsay, Paris
Qui vediamo come la donna che sta sopra abbia un atteggiamento più deciso, ma il modo di posizionare il braccio è goffo, come se non sapesse esattamente come fare per trovare una giusta posizione, più diretto, ma tenero, a sfiorare le labbra, invece, il bacio che tenta di imprimere alla compagna la quale evidenzia una passionalità molo femminile nel braccio che abbranca l'amante e la stringe delicatamente. In questo dipinto giocano un ruolo importante anche i colori che danno n senso di calore, con il rosso acceso della coperta del letto cui fa da contrasto il bianco della camiciola leggera della donna sdraiata. Il carattere naturalistico di questi dipinti è sincero, schietto. Il pittore è libero da schematismi accademici, da rifermenti letterari, ma anche da inquadramenti fotografici, il suo è un osservare per comprendere, per guardare l'aspetto intimo ed umano dell'atteggiamento. A precedere Touluse-Lautrec ed ad offrirgli spunti era stato Coubert con Le Sommeil  che, se vogliamo, è anche più diretto nella nudità e nella rappresentazione del rapporto saffico, ma ben nascondendosi dietro il riferimento letterario, che è il romanzo Mademoiselle de Maupin di Theophile Gauthier, del 1835 ( ma anche la poesia di Baudelaire Daphne et Hyppolite , che fornisce per dichiarazione dello stesso pittore una interpretazione in chiave mitologica forse fuorviante.

   

Gustave Coubert, Il sonno, 1866, Le Grand Palais, Paris







In questo dipinto il realismo di Coubert è particolarmente sensuale e la rappresentazione si carica di un languido e sincero erotismo; però il pittore mostra un interno che esce fuori da un libro, non un interno visto, è un interno rivissuto nella fantasia del pittore, un interno lussuoso e ben arredato. Il peccato, il vizio delle due donne è visto comunque attraverso un filtro immaginativo ed è da qui che può scaturire una rappresentazione così esplicita. Le due donne dormono dopo essersi amata e nel sonno ancora hanno atteggiamenti di lussuria ( un titolo del tutto fuorviante che voleva essere di mascheramento attribuito a questo dipinto era Pazienza e Lussuria, insomma due rappresentazione allegoriche ). Coubert vuole rappresentare il reale nel modo più diretto possibile, senza velamenti  o mascheramenti, ma è inevitabile che lo faccia attraverso dei filtri, anche se poi non è sempre così nella sua arte erotica come dimostra lo scandaloso Origine del mondo  ( nel mio Blog Uno ), in cui senza alcun mascheramento o velamento è mostrato l'organo femminile in primissimo piano. Ma siamo lontani da ciò che fa Touluse-Lautrec, a lui non interessa rappresentare l'eros lesbico, interessa mostrare la condizione di povertà e di abbandono delle prostitute che vedono nell'amore passionale omosessuale quel rifugio di tenerezza che il brutale quotidiano incontro con l'altra parte maschile non può dare. Certamente il pittore era attratto dalla bellezza e dal corpo femminile e aveva avuto non poche relazioni con prostitute, ma anche con donne che non appartenevano a quel mondo e che si dicevano attratte dal maestro e dalla sua sensualità come Suzanne Valadone, la madre del pittore impressionista Utrillo, con la quale ebbe un'intensa e tormentata relazione finita con il tentativo di suicidio della donna. Ma per Henri, la donna non è mai oggetto, è sempre un costante interesse di indagine, egli vede nelle donne soprattutto il mondo interiore e l contrappone con ciò che di misero e triste ruota loro intorno. Meglio di altri ha saputo investigare il mondo delle donne cogliendo tutti gli aspetti della loro vita relazionale, amorosa, sociale, sessuale. Anche questi aspetti nascosti che la società del tempo si rifiutava di accettare, sempre visti con assoluta umanità e senza nessun mascheramento, nessuna idealizzazione, ma solo nella realtà di come si mostravano e di come si mostrava la vita, anche quella più tormentata equivoca e misera: " J'ai taché de faire vrai et non pas ideal " ( " Ho cercato di di rappresentare la vita come è veramente e non come dovrebbe essere " ). Un importante critico, che invece avrebbe preferito ipocritamente la seconda soluzione, alla morte dell'artista, poco più che trentenne stroncato dalla cirrosi epatica, scriveva con livore e senza alcuna comprensione critica: " disegnatore che vedeva tutti attraverso le miserie fisiche. Prendeva i suoi modelli dal fango, nei lupanari, nelle balere, ovunque il vizio deforma le fisionomie" . Modelli della vita e di vita, per rappresentare la vita così come essa è, anche nelle sue brutture e miserie. Erano questo il suo credo e la sua grande arte.

          

Henry de Toulouse- Lautrec, L'ispezione medica, 1894, National Gallery of Art, Waschington






Bibliografia:

Gilles Néret, Toulouse-Lautrec, Taschen America, New York , edizione italiana, 1999. 
E. Weber, La Francia” fin de siècle”, Milano, 1990 
Mandran M.E., Mossul-Lavan, La prostitution à Paris, Paris. 2005
G. Greco, Peccati, crimini e malattie tra Ottoceno e Novecento, Bari, Dedalo, 1987.  
Enrica Crispino, Touluse-Lautrec, Giunti, Firenze, 2005
Gabriella di Cagno, Touluse-Lautrec, Giunti, Firenze, 1998
Daniela Danna, Amiche, compagne, amanti. Storia dell'amore fra donne, Uni service, 2004
Arnold Matthias,Toulouse-Lautrec, Taschen, Berlin, Milano, 2012
Elisa Botta Fernandez, Massimiliano Figgiani, Arte, sesso, società. Per una storia sociologica dell’erotismo nella storia, Meltemi, Roma, 2000

 www.Wikipedia, storia del lesbismo



















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